Palma il Vecchio (Iacopo Negretti, Serina (Bergamo), 1480 circa - Venezia 1528)



Madonna con il Bambino tra due santi
Olio su tela, 310x208 cm
Chiesa di Santo Stefano, Vicenza

L'opera venne probabilmente realizzata su commissione di Girolamo di Giorgio Capra che in un suo primo testamento del 1520 esprimeva la volontà di venire sepolto nella chiesa "in capella nobilium de Caprellis, in sepulcro suo". La nobile famiglia vicentina dei Capra era legata alla chiesa di Santo Stefano sin dal 1405. La commessa potrebbe risalire al momento del matrimonio di Girolamo con Lucia Argaran nel 1527 data la presenza di Santa Lucia, mentre quella di Giorgio si riferisce al di lui padre. Il dipinto è uno degli ultimi capolavori dell'artista in cui egli dimostra una assoluta padronanza dei mezzi espressivi di cui si serve nel realizzare le sue opere. Complesse e ridondanti risultano le pieghe delle vesti della Vergine e di Lucia che ne dilatano le figure, che contrastano con la lucida armatura di Giorgio. Alla posa soldatesca di quest'ultimo si contrappone la dolcezza con cui Lucia rivolge il suo sguardo al Bambino e dietro di lei si osserva un bello scorcio di paesaggio che sale verso l'alto in un pendio ricco di vegetazione. La calda intonazione cromatica è di smagliante ricchezza. L'altare e la cornice della pala risalgono al 1832.



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